Vi racconto il mio stage
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La vita sulla nave è, se vissuta in piena dinamicità, frenetica e spossante. Ad ogni momento della giornata corrispondono attività tese alla socializzazione (giochi, balli di gruppo, corsi) o alla sensibilizzazione del cliente, soprattutto per quanto concerne i temi dell’alimentazione e delle malattie correlate all’obesità e al diabete. Quest’ultimo aspetto stride con la quantità smisurata di cibo offerta a bordo, che rappresenta un forte richiamo per il turista che sceglie la crociera anche perché può soddisfare il palato in qualsiasi momento del giorno e della notte; e stride con il fatto che il personale addetto al buffet proviene spesso da paesi asiatici in cui la miseria è perenne.
Durante la permanenza a bordo abbiamo potuto partecipare a escursioni guidate organizzate dallo staff Costa (Ibiza, Marsiglia, Monaco, Portofino…). Le escursioni hanno fornito un arricchimento personale in quanto hanno permesso a ciascuno di noi di valutare realtà differenti, di confrontare i dati percepiti in tutti gli ambienti visitati, relazionarli con contesti conosciuti e con la nostra dimensione locale. Le località visitate erano molto diverse tra loro. Ognuna aveva le sue caratteristiche, ma tutte mi sono sembrate molto organizzate e abituate all’impatto con il turismo crocieristico. A Palma e a Ibiza abbiamo avuto l’occasione di muoverci in autonomia, apprezzando la disponibilità degli abitanti nei confronti dei turisti. Dai ristoranti, ai bar, ai negozi, ci siamo sentiti ben accolti e integrati.Calviá: l’altra faccia della medaglia
Sempre a Palma abbiamo avuto modo di incontrare, al comune di Calviá, l’autorità preposta alla sostenibilità e alle linee politiche atte a salvaguardare il territorio e a promuovere il turismo sostenibile. A bordo inoltre è stato organizzato un confronto col responsabile della Costa, che ha parlato delle strategie della compagnia di navigazione per rendere l’impatto ambientale meno dannoso possibile. È stato un ulteriore esempio di come si possa assicurare lavoro ad un numero esorbitante di persone, generare un indotto consistente e arginare i pericoli di rischio ambientale anche con strutture colossali come le navi da crociera.