Per noi è comunque una record woman
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Non ce l’ha fatta Chiara Obino a conquistare il record mondiale femminile di immersione in apnea (meno 86 metri). L’apneista cagliaritana, questa mattina nelle acque del Golfo di Cagliari, nella prova in assetto costante monopinna, si è immersa sino a 87 metri di profondità, ma nella risalita non ha completato il protocollo di uscita e dunque la prova non è stata dichiarata valida. Chiara Obino, dentista cagliaritana di 39 anni, il 26 agosto scorso al largo di Geremeas, aveva stabilito il nuovo record italiano in assetto costante con due pinne, scendendo alla profondità di 71 metri in 2 minuti e 36 secondi. Suo invece il record italiano di immersione in apnea senza pinne, meno 49 metri conseguito dall’apneista cagliaritana il 26 agosto scorso nelle acque di Geremeas dove ha stabilito il nuovo record italiano femminile in assetto costante con due pinne (Cwt Bp), scendendo alla profondità di 71 metri in 2 minuti e 36 secondi.
Di professione dentista, 39 anni, due figlie, Chiara Obino non è nuova a certe imprese estreme. Il segreto? Tanta passione e allenamenti tutti i giorni. «Sono felicissima per il record e contenta di essere tornata al primo amore, le due pinne – ha raccontato all’ANSA con un filo di emozione subito dopo il record italiano – dopo anni in cui si usava solo il monopinna, un’attrezzatura più tecnica che ti permette maggiori prestazioni (in allenamento è scesa sino a 90 metri, ndr). Ci vuole una grande passione, passione pura per questo sport, molto impegnativo, con cui testo me stessa in condizioni estreme».
Ma con un lavoro impegnativo e una famiglia da accudire come si concilia l’attività di “record woman”? «La famiglia è il mio segreto, ho la fortuna di avere un compagno, Edmondo, che mi sostiene e mi aiuta in tutto, perché la preparazione dura 365 giorni l’anno. D’inverno mi ritaglio almeno un’ora al giorno, in piscina e in palestra, d’estate facciamo le vacanze-allenamento. Viviamo in una città di mare, abbiamo la fortuna di avere una barca e così la nostra giornata al mare diventa il mio allenamento».
Il Centro Professionale Europeo, anche con i ragazzi dei corsi per “Marinaio” e “Operatore Tecnico Subacqueo” è stato al fianco di Chiara come sostenitore delle due prove. Ha brindato al primo record e plaudito al secondo perché per noi Chiara è la record woman per eccellenza. Il record mondiale comunque suo sotto il profilo ideale anche se la forma le ha dato torto. Coraggio Chiara, c’è sempre tempo per rimediare!
Di professione dentista, 39 anni, due figlie, Chiara Obino non è nuova a certe imprese estreme. Il segreto? Tanta passione e allenamenti tutti i giorni. «Sono felicissima per il record e contenta di essere tornata al primo amore, le due pinne – ha raccontato all’ANSA con un filo di emozione subito dopo il record italiano – dopo anni in cui si usava solo il monopinna, un’attrezzatura più tecnica che ti permette maggiori prestazioni (in allenamento è scesa sino a 90 metri, ndr). Ci vuole una grande passione, passione pura per questo sport, molto impegnativo, con cui testo me stessa in condizioni estreme».
Ma con un lavoro impegnativo e una famiglia da accudire come si concilia l’attività di “record woman”? «La famiglia è il mio segreto, ho la fortuna di avere un compagno, Edmondo, che mi sostiene e mi aiuta in tutto, perché la preparazione dura 365 giorni l’anno. D’inverno mi ritaglio almeno un’ora al giorno, in piscina e in palestra, d’estate facciamo le vacanze-allenamento. Viviamo in una città di mare, abbiamo la fortuna di avere una barca e così la nostra giornata al mare diventa il mio allenamento».
Il Centro Professionale Europeo, anche con i ragazzi dei corsi per “Marinaio” e “Operatore Tecnico Subacqueo” è stato al fianco di Chiara come sostenitore delle due prove. Ha brindato al primo record e plaudito al secondo perché per noi Chiara è la record woman per eccellenza. Il record mondiale comunque suo sotto il profilo ideale anche se la forma le ha dato torto. Coraggio Chiara, c’è sempre tempo per rimediare!
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